Piero della Francesca, Resurrezione, prima del restauro, 1450-1463, affresco, 225 x 250 cm,
Museo Civico, Sansepolcro [1]
Piero della Francesca, Resurrezione, 1450-1463, affresco | Il restauro
Piero della Francesca è senza dubbio uno dei più grandi pittori italiani del Quattrocento.
Piero della Francesca nasce tra il 1415 e il 1417 a Borgo San Sepolcro, nella provincia di Arezzo.
Nel 1450-1463, Eseguito a tecnica mista, in parte ad affresco e in parte a pittura a tempera e a secco, il celebre dipinto fu realizzato da Piero per il Palazzo dei Conservatori dove ha sede l'attuale Museo Civico di Sansepolcro. Il lavoro è in genere datato agli anni sessanta del Quattrocento, quando Piero lavorava ad Arezzo agli affreschi delle Storie della Vera Croce.
Dopo tre anni di studi e restauri, al centro della sala dove un tempo si riuniva l'Assemblea cittadina, la Resurrezione è tornata pienamente visibile dal 24 marzo. La Resurrezione ha recuperato i colori e la trasparenza voluti dal pittore.
Piero della Francesca, La Resurrezione, prima del restauro
Piero della Francesca, La Resurrezione, dopo il restauro
Il restauro
Nel 2018 si è concluso un accurato restauro a cura dell'Opificio delle pietre dure di Firenze e della Soprintendenza di Arezzo. L'intervento, durato tre anni, ha scongiurato il sollevamento e il distacco della pellicola pittorica, assicurando la conservazione del capolavoro per il futuro.[5] Sono state svolte, sia in via preliminare che in concomitanza coi lavori, tre diverse campagne di indagini: la prima fu effettuata nel 2010 nell’ambito di un progetto finanziato dalla Regione Toscana e fu ideata e coordinata dall’Opificio delle pietre dure: ad essa si deve la conoscenza dello stato di conservazione dell’opera, che ne consigliò poi un restauro completo e non più differibile.
Nel 2014 fu realizzata una campagna di indagini termografiche, poco prima quindi del restauro, campagna poi approfondita nel 2017. Parallelamente al restauro sono state poi riprese le indagini strutturali, che hanno permesso di precisare la campagna termografica precedente di esplorare la muratura dal suo interno, permettendo di determinare in maniera inequivocabile il fatto che la Resurrezione non è stata dipinta sulla parete su cui adesso la vediamo, ma fu trasportata da un’altra sede con il suo allettamento di mattoni, e su questa nuova parete giustapposta. Direttamente finalizzate al restauro e svolte sia preliminarmente che in corso d’opera sono state poi le indagini fotografiche multispettrali e le indagini analitiche chimiche volte alla conoscenza dei materiali e al monitoraggio della pulitura.[3]
Restaurata la Resurrezione di Piero della Francesca a Sansepolcro
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It was in a 1925 essay entitled The Best Picture that Aldous Huxley made the claim that the Resurrection by Piero della Francesca (1420–92), was “the greatest picture in the world.” Traveling in Tuscany reveals the text.
"Un posto decisamente incantevole, una struttura semplice ma da sogno, e curato nei dettagli con classe ed eleganza. Bellissima la camera centrale dove abbiamo dormito. Vista mozzafiato."