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Frazione del comune di Sorano, Sovana è conosciuta come importante centro etrusco. Le testimonianze più note sono le necropoli etrusche che si sviluppano sui versanti collinari tutto intorno al paese moderno. La parte oggi visitabile si trova a ovest dell'abitato, lungo la strada che conduce a San Martino sul Fiora, ed è raggiunta anch'essa dalle spettacolari Vie Cave che la collegano alle altre necropoli della zona, nel suggestivo scenario del Parco archeologico del Tufo.
Necropoli di Sovana
La necropoli di Sovana è divisa in numerosi settori sparsi intorno al centro abitato. I due settori che sono inseriti nel parco archeologico sono quelli ad ovest del borgo. Il primo settore della necropoli sovanese è attraversato dalla via cava del Cavone, percorso scavato nel tufo risalente al periodo etrusco, così chiamato per la sua monumentalità e le sue dimensioni ciclopiche.
Iniziando il percorso dal parcheggio situato lungo la strada provinciale che conduce a San Martino sul Fiora, dove è situato anche il centro di accoglienza con la biglietteria, il visitatore può percorrere per prima cosa il sentiero sulla sinistra, verso ovest, che conduce all'altura di Poggio Prisca, dove sono situate due monumentali tombe etrusche.
Conclude la visita al primo settore dell'area archeologica di Sovana la Tomba del Tifone, situata sull'altura di Poggio Stanziale. Risalente al IV secolo a.C., si presenta come una tomba a edicola con timpano decorato: la figura rappresentata sul timpano fu identificata da George Dennis – forse erroneamente – con il mostro marino Tifone, da cui il nome[3] .
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Dal piazzale posto alla base di Poggio Felceto si dipartono due sentieri: l’uno, a sinistra, sale verso la tomba Ildebranda, l’altro, a destra, immette nel Cavone, una delle più suggestive vie cave che collegavano Sovana all’altipiano, alle pendici di Monte Rosso e alla strada che conduceva verso l’Amiata.
La “via del Cavone”, interamente tagliata nella roccia in epoca etrusca, è attualmente percorribile per alcune centinaia di metri, dal torrente Picciolana al Pianetto di Sovana. Lungo il tracciato, che taglia in due la necropoli di Poggio Stanziale, si aprono alcune tombe etrusche.
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Tombe a Semidado, Poggio Stanziale, Necropoli di Sovana, Maremma Toscana [1]
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A circa metà percorso, in prossimità di una piccola edicola di età medievale, posta a protezione dell’antico tracciato, è visibile un’iscrizione etrusca, “vertna” (è un gentilizio corrispondente al nostro cognome) e un’incisione in forma di svastica, antico simbolo interpretato come una rappresentazione stilizzata del sole.
Alla fine del Cavone, attraverso un sentiero che si inoltra nel bosco, è possibile raggiungere Poggio Stanziale, la necropoli più vasta di Sovana, e visitare la tomba del Tifone. Essa rappresenta uno dei più straordinari esempi di tomba a edicola: la facciata, interamente scolpita nel tufo, è sormontata da un timpano con figure a rilievo, sostenuto da pilastri scanalati di tipo etrusco, privi di basi e capitelli.
Il nome della tomba è dovuto ad un’errata lettura dell’immagine riprodotta nel timpano, che ha interpretato la figura femminile, in esso rappresentata, con il mostro marino Tifone. Le pareti della tomba erano rivestite completamente di stucchi policromi di cui, oggi, rimangono solo alcune tracce.[2]
La Via Cava di Poggio Prisca non è particolarmente profonda, ma ci sono ancora tracce dello scavo della parete di tufo. Degna di nota è l'edicola scavata nel muro che ospitava una statua sacra di scacciadiavoli destinata a proteggere il viaggiatore durante la traversata.
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La Via Cava di Poggio Prisca con l’edicola scacciadiavoli in parete [1]
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Il Parco Archeologico Città del tufo, inaugurato nel 1998, è costituito da tre aree di grande interesse storico, archeologico, naturalistico e paesaggistico all'interno del comune di Sorano.
Lo scopo del Parco è quello di tutelare e far conoscere questo importantissimo patrimonio storico e culturale. Si tratta di un tesoro rimasto immutato per secoli.
Sebbene le principali testimonianze si riferiscano al periodo etrusco (in particolare le necropoli sparse sulle colline che circondano Sovana), il parco contiene anche numerosi e importanti resti di epoca tardo-antica e medievale come castelli, chiese, fortificazioni e numerose abitazioni rupestri.
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Necropoli di Sovana
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Parco Archeologico Città del Tufo | The Archaeological Park of Tufo between Sorano, Pitigliano, Sovana Address
Parco Archeologico "Città del Tufo", Palazzo Pretorio, Piazza Pretorio, 12/a - Sovana - Sorano (GR)
Opening hours
From two weeks before Easter to 2 November 10.00-13.00;
16.00-19.00
26 December - 6 January 10.00-13.00; 14.00-17.00
During the rest of the year 10.00-13.00
Opening of Etruscan Necropolis of Sovana
weeks before Easter to 2 November 10.00-19.00
26 December - 6 January 10.00-17.00
Winter visits by prior arrangement
Tickets: Free
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Album Necropoli di Sovana
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Tomba Ildebranda, necropoli del Poggio Felcetoi di Sovana, Toscana
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La Tomba Ildebrandail più famoso monumento della necropoli sovanese e tra i più importanti dell'intera Etruria
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Necropoli di Sovana, Tomba Ildebranda, Camera di sepoltura
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Tomba dei Demoni Alati
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Tomba dei Demoni Alati
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Tomba Ildebranda, Sovana
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Tomba dei Demoni Alati
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Iiscrizione e croce unificata etrusca o svastica sulle pareti della Via Cava del Cavone
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Nella parte alta delle alte mura cresce una rigogliosa vegetazione di cerriti e querce avvolte dall'edera
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[1] Photo by Jim Forest, licensed under the Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic license.
[2] Fonte: Necropoli di Poggio Stanziale: Tomba del Tifone e Via del Cavone | www.parcodeglietruschi.it
[3] Questo articolo è basato parzialmente sull articolo Parco archeologico Città del Tufo dell' enciclopedia Wikipedia ed è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License.
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Parco Archeologico Città del Tufo | Five itineraries |Ildebranda - San Sebastiano - San Rocco - Vitozza - Fortezza Orsini
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