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Pope Celestine III grants autonomy to the Hospital by Domenico di Bartolo - Santa Maria della Scalla - Siena 2016.jpg

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Siena | Domenico di Bartolo, Celestino III concede privilegi di autonomia all'ospedale, Spedale di Santa Maria della Scala [1]


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Domenico di Bartolo, Celestino III concede privilegi di autonomia all'ospedale, Ospedale di Santa Maria della Scala, Siena
   
   

Il Santa Maria della Scala è un complesso museale di Siena, situato in piazza del Duomo 2, proprio davanti alla cattedrale. Già uno dei più antichi e grandi ospedali europei, fu uno dei primi xenodochi ed oggi, esaurite le proprie funzioni sanitarie, è uno dei più importanti centri museali e culturali della città.
La spazio maggiormente caratterizzante l'ospedale medievale è senza dubbio il pellegrinaio, grande ambiente a sviluppo longitudinale destinato ad accogliere quanti si rivolgevano alla struttura ricettiva. [2]

Il Pellegrinaio

Il Pellegrinaio contiene uno dei più importanti cicli di affreschi del Quattrocento senese, a cui lavorarono Domenico di Bartolo, Pietro d'Achille Crogi, Priamo della Quercia, Lorenzo Vecchietta e, dopo il 1570, Giovanni di Raffaele Navesi; esso illustra la missione dell'ospedale, spesso con scene, uniche in Europa, della vita quotidiana al suo interno, che rappresentano straordinari documenti storici, oltreché artistici.

Domenico di Bartolo, Celestino III concede privilegi di autonomia all'ospedale

La scena rappresenta uno dei momenti fondamentali della vita dell'istituzione ospedaliera senese e precisamente quello della risoluzione - anche se temporanea - della “vertenza” tra i canonici della cattedrale e i frati laici che quotidianamente operavano, con dedizione assoluta, all'interno dell'ospedale. Celestino III attraverso una sua bolla dette infatti ragione ai laici (1193), consentendo loro di dare nuovo impulso, autonomia, migliore organizzazione all'ospedale, oltre alle possibilità di eleggersi il rettore. Anche per questa scena Domenico di Bartolo preferì uno spazio non precisamente identificabile nonostante gli evidenti riferimenti al pavimento del Duomo di Siena e una serie di elementi architettonici che richiamano direttamente i balconi e le case del Buongoverno di Palazzo Pubblico. L'artista sembrò puntare particolarmente l'attenzione sui caratteri dei vari personaggi - fortemente connotati e quindi probabilmente contemporanei al pittore - e sull'abbigliamento raffinato, prezioso e soprattutto rigorosamente alla moda del tempo.
L'affresco, potrebbe anche fare riferimento a un avvenimento contemporaneo, ossia la presenza a Siena, da marzo a settembre 1443, del pontefice Eugenio IV con tutta la curia, ospite in un palazzo adiacente a Santa Maria della Scala. Sono stati letti alcuni frammenti (che sembravano compromessi) del cartiglio tenuto in mano dal papa, che documenta parte di una preghiera per la festa dell'Annunziata, ricorrenza importantissima per l'ospedale, celebrata due settimane dopo l'arrivo di Eugenio IV a Siena.

 

   
   

Mappa  Ospedale di Santa Maria della Scala, Siena | Enlarge map

 

 

 

 
   

Pellegrinaio di Santa Maria della Scala

Descrizione

 

Il pellegrinaio è composto da sei campate, di cui la prima decorata frammentariamente e l'ultima risalente, come si è già accennato, al 1570 circa con affreschi aggiunti coevamente. L'architettura è composta da volte a crociera a tutto sesto, poggiano su peducci con originali capitelli corinzi a ceppo, di evidente influenza oltremontana, come peraltro la struttura longitudinale della sala.

Affreschi

Il ciclo affrescato si trova sulle quattro campate centrali del Pellegrinaio, anche se nella prima rispetto alla piazza si possono intravedere ancora alcune tracce di affresco, da riferire probabilmente a precedenti dipinti raffiguranti le Storie di Tobia del Vecchietta e di Luciano di Giovanni da Velletri.

Il soggetto degli affreschi era la storia e la missione dell'ospedale, rappresentata con un modello di riferimento che non era più costituito quello dei cicli religiosi su più registri, ma piuttosto quello delle composizioni profane che prevalentemente illustravano cicli cavallereschi o comunque storie "civili" nelle pareti delle sale di rappresentanza delle dimore private o nei saloni dei palazzi pubblici. Questa revisione in chiave rinascimentale voleva svincolare i soggetti degli affreschi dalle tematiche religiose e concentrare l'attenzione sull'illustrazione dei miti laici della fondazione dell'istituzione o sulla realistica rappresentazione delle opere di pietà che quotidianamente ne contraddistinguevano la vita.

Lo stesso uso della prospettiva, che crea fondali fantasiosi ma realistici, fu una scelta fortemente innovativa, anticipatrice addirittura rispetto ai fiorentini, che l'avevano inventata circa venticinque anni prima ma che, a dispetto dei primi pionieri, faticava a radicarsi.

Le volte invece furono affrescate dal bolognese Agostino di Marsilio con santi (negli arconi) e profeti (nelle vele), tra il 1440 e il 1462. L'ultima campata è cinquecentesca anche nella volta.Gli affreschi del Pellegrinaio non solo rappresentano un ciclo quattrocentesco di grande originalità e suggestione, ma sono anche una testimonianza iconografica unica in Europa sulla vita ospedaliera dell'epoca, con descrizioni minute dei costumi, degli oggetti e dei fondali architettonici. Dal primo affresco a sinistra e procedendo in senso orario troviamo:

Lorenzo Vecchietta, Sogno della madre del Beato Sorore (1441)
Domenico di Bartolo, Elemosina del vescovo (1442-1443)
Priamo della Quercia, Investitura del rettore dell'ospedale (1442)
Domenico di Bartolo, Celestino III concede privilegi di autonomia all'ospedale (1442)
Pietro d'Achille Crogi e Giovanni di Raffaele Navesi, Pagamento dei baliatici con il grano (1575-1577)
Pietro d'Achille Crogi e Giovanni di Raffaele Navesi, Pagamento dei baliatici con il denaro (1575-1577)
Domenico di Bartolo, Governo e cura degli infermi (1440-1441)
Domenico di Bartolo, Distribuzione delle elemosine (1441)
Domenico di Bartolo, Accoglienza, educazione e matrimonio di una "figlia dello spedale" (1441-1442)
Domenico di Bartolo, Pranzo dei poveri (1443-1444)

 

 


Domenico di Bartolo - View of the fresco cyle in the Pellegrinaio - WGA06415
Pellegrinaio di Santa Maria della Scala

     
 

Domenico di Bartolo, 1442-1443, Costruzione delle mura dello spedale, Pellegrinaio di Santa Maria della Scala

 

Affreschi Sagrestia Vecchia di Santa Maria della Scala

 

   

 

 

Hospital Scala sacristía, Madonna della Misericordia di Domenico di Bartolo   Santa maria della scala, sagrestia vecchia, madonna del manto di domenico di bartolo 00   Santa maria della scala, sagrestia vecchia, madonna del manto di domenico di bartolo 02

Madonna della Misericordia di Domenico di Bartolo

 

 

Sagrestia Vecchia, Madonna del manto, 1444, affresco staccato (particolare)

 

  Sagrestia Vecchia, Madonna del manto, 1444, affresco staccato (particolare)

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Bibliografia



[1] Foto di © José Luiz Bernardes Ribeiro, licenziato in base ai termini della licenza  Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International.
[2] Fonte: Pellegrinaio, Percorso 4, Santa Maria della Scala | www.santamariadellascala.com

 

Questo articolo è basato sull' articolo Pellegrinaio di Santa Maria della Scala dell' enciclopedia Wikipedia ed è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License.