All'interno del borgo di Pitigliano, nella parte più esterna è possibile ammirare l'antica Porta Sovana, scavata nel tufo e famosa in quanto da essa è possibile raggiungere la necropoli di Sovana.
«Una strada che scende e sale nei burroni, lunga quasi tre miglia». Così George Dennis, console britannico a Roma e grande appassionato dell'Etruria, descriveva nel 1844 la strada etrusca che va da Pitigliano a Sovana attraverso una serie di canyon artificiali nel tufo, le "vie cave".
Abbandonata dopo la costruzione della carrozzabile, l'antica strada è stata ripulita di recente dai rovi e segnalata da cartelli.
Si lascia Pitigliano per la Porta di Sovana, si attraversa la via Cava di Poggio Cani, si supera un ponte sul Lente, si risale per la via Cava dell'Annunziata, poi si traversa il Piano Conati in direzione del Monte Amiata. Un altro tracciato scavato nel tufo scende al fosso del Puzzone, lo supera su un ponte antico e risale al pianoro delle Chiuse. Poi una stradina porta a Sovana. [2]
Attraverso la Porta Sovana, si raggiunge anche il Sentiero delle Cascate, una passeggiata delle meravigliose cascate, le cascate del fiume Lente, fino al ponte romanico e la cascata del Londini.
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