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La chiesa era gremita di cittadini che erano stati radunati sul sagrato dai tedeschi. Fino al 2004 la strage fu imputata a un proiettile d'artiglieria tedesca e non a uno dei colpi del 337º battaglione di artiglieria campale dello US Army diretti contro un nido di mitragliatrici tedesche. A tale episodio i fratelli Paolo e Vittorio Taviani ispirarono uno dei loro maggiori successi cinematografici: La notte di San Lorenzo secondo la ricostruzione dell'accaduto rivelatasi poi non veritiera. A memoria dell'eccidio si trova collocata nella Cappella del Santissimo una lapide che ricorda le vittime. La stessa fu collocata nel 50º anniversario per interessamento dei familiari, del Capitolo della Cattedrale e dell'Arciconfraternita di Misericordia.
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La lapide del 1954 sulla facciata del Comune [3]
La lapide del 1954, in basso sono visibili i fori a sostegno delle lettere di una frase rimossa dalla Prefettura di Pisa prima dell'affissione, perché ritenuta xenofoba e antiamericana. La frase tolta diceva"Lo straniero di ogni parte sia sempre tenuto lontano dalle belle contrade rifiutando ogni lusinga o d'aiuto o d'impero." Inoltre al rigo 7° fu tolta la parola "attilesca" dopo pura ferocia [4]
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Il 22 luglio 2008 l'amministrazione comunale di San Miniato decise di porre vicino alla precedente lapide del 1954, posta sulla facciata del Municipio, che imputa la responsabilità della strage ai tedeschi, una nuova lapide, recante un testo scritto dall'ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro che l'attribuisce la strage ai cannoneggiamenti delle forze alleate. Il testo della seconda lapide è stato oggetto di critiche da parte del senatore di Alleanza Nazionale Piero Pellicini, ex membro della "commissione parlamentare d'inchiesta sulle cause dell'occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti", che si è detto contento del riconoscimento della verità storica, ma ha criticato la citazione di Scalfaro sui "repubblichini" poiché «tiene aperti i fossati»[104]. Dal 18 aprile 2015 le lapidi sono state tolte per volontà della Giunta Comunale. Inoltre il Consiglio Comunale nella seduta dell'11 giugno 2015 ha deliberato a maggioranza (11 voti favorevoli-4 astenuti-nessun contrario) che le lapidi saranno collocate nell'erigendo Museo della Memoria, ubicato sotto i Loggiati di San Domenico.[105] Nel 2016 Franco Cardini scrisse[106]: "...Oggi sappiamo difatti con certezza assoluta che l'arma responsabile delle morti avvenute nel Duomo di San Miniato fu un proiettile alleato. Lo hanno dimostrato a sufficienza molti studi e, non in ultimo, i lavori della commissione di esperti nominata dall'amministrazione comunale di San Miniato nel 2001 per far chiarezza. Ormai le prove della responsabilità americana ci sono e sono evidenti al di là di ogni ragionevole dubbio...".
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Luglio 1944. Cannone americano M2 da 105 mm, fotografato nella campagna toscana il 12 luglio.
La lapide del 2008
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Mappa San Miniato, Province of Pisa | Ingrandire mappa
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La notte di San Lorenzo
Prendendo spunto dai fatti del Duomo, ed abbracciandovi però l'ipotesi allora preponderante della sola ed unica responsabilità tedesca della Strage, nel 1982 i fratelli Paolo e Vittorio Taviani, tra l'altro originari proprio di San Miniato, dirigono uno dei loro film più famosi, La notte di San Lorenzo, aggiudicandosi il Gran Premio Speciale della Giuria del Festival di Cannes. La location della scena nel film fu però la Collegiata di Empoli.
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Via Francigena | La nona tappa della Via Francigena toscana: da San Miniato a Gambassi Terme
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Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio, San Miniato, Pisa
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Campanile del Duomo (Torre di Matilde) e Cupola di Chiesa del Santissimo Crocifisso, San Miniato
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Palazzo Vescovile, San Miniato, Pisa |
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[1] Photo by Lucarelli, CC BY-SA 3.0, Link
[2] Photo by Prof.Quatermass, quest'opera è stata rilasciata nel pubblico dominio.
[3] Photo by Prof.Quatermass, licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.
[4] Carla Forti, Dopoguerra in provincia: microstorie pisane e lucchesi, 1944-1948, Milano, FrancoAngeli, 2007, p. 210.
[5] Di Barzacchi - libro edito dal Comune di San Miniato, " San Miniato: luglio 1944", Pubblico dominio.
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