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Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio, San Miniato, Pisa

Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio, San Miniato, Pisa

 

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Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio, la Torre di Matilde, San Miniato, Province of Pisa
   
   

La cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio è il principale luogo di culto cattolico di San Miniato.

La chiesa si trova sulla piazza conosciuta come Prato del Duomo, l'area dell'antica cittadella, che è sovrastata dalla rocca e dalla torre di Federico II. È il nucleo più antico della città, che vede riuniti il Duomo, il Palazzo vescovile e il Palazzo dei vicari imperiali.




   
   

Mappa San Miniato, Province of Pisa | Ingrandire mappa


 
   

Storia

La chiesa era sorta nel secolo XII, forse su una cappella più antica. Intitolata a Santa Maria, viene citata per la prima volta nel 1195 in una bolla del papa Celestino III, che ne ricorda la dipendenza dalla pieve di San Genesio di Vico Wallari.

Quando nel 1248 fu distrutto il borgo di fondazione longobarda che si estendeva ai piedi di San Miniato, Santa Maria acquisì il fonte battesimale e il titolo di San Genesio. In quell'epoca l'edificio fu ristrutturano, decorando la facciata con bacini ceramici, come nella migliore architettura pisana. Nel 1274 lo scultore comacino Giroldo da Arogno vi realizza il bassorilievo dell'Annunciazione.

Quando nel 1369 San Miniato entrò a far parte dei domini fiorentini, la risistemazione dell'area della rocca incluse la chiesa che divenne così inaccessibile ai fedeli. Solo nel 1489, con lo stabilizzarsi della situazione politica, il vicario fiorentino restituì la chiesa al clero locale. Fu quindi riaperta dopo un ampliamento che incluse la torre campanaria, una possente costruzione a pianta quadrata, nota come la Torre di Matilde.

Nel 1860 fu restaurato profondamente.

Descrizione dell'esterno

La cattedrale è caratterizzata all'esterno dalla facciata a salienti, che presenta un paramento murario in mattoncini all'interno del quale sono inseriti 26 bacini ceramici decorati (originariamente 31), provenienti soprattutto da fornaci tunisine e oggi sostituiti da copie (gli originali nel Museo diocesano). Essi presentano per lo più un fondo a smalto bianco, con decorazioni in blu cobalto e bruno di manganese, notevoli per eleganza e originalità.

Nella parte inferiore si aprono i tre portali cinquecenteschi in arenaria, ciascuno dei quali è sormontato presenta un architrave e lesene. Immediatamente sopra ognuno dei due portali laterali si trova un rosone circolare; di un terzo, subito sopra il portale centrale, rimane una traccia accecata. Nella parte alta della facciata, in corrispondenza della navata centrale, si apre un quarto rosone.


San Miniato, Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio, lapide sulla facciata San Miniato, Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio, facciata San Miniato, Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio, facciata Campanile del Duomo (Torre di Matilde) e Cupola di Chiesa del Santissimo Crocifisso, San Miniato

Immagini suggestive del duomo di San Miniato [1]

 

Campanile

Alle spalle della cattedrale, parte integrante dell'abside è il campanile a pianta rettangolare; questo è chiamato anche Torre di Matilde in virtù di una leggenda, in seguito smentita, secondo cui Matilde di Canossa sarebbe nata nell'attiguo palazzo del Vicari. Sarebbe stata costruita nel XII secolo come torre di avvistamento e collegata alla cattedrale soltanto alla fine del XV secolo, divenendone la torre campanaria. La torre è sormontata da un parapetto poggiante su archetti pensili e ornato con merli guelfi; la cella campanaria si apre sull'esterno con monofore ogivali. Nella torre si trova un orologio che ha due quadranti circolari dipinti: uno sul lato orientale ed uno sul lato occidentale.

 

Campanilesanminiato

Campanile del Duomo (Torre di Matilde) e Cupola di Chiesa del Santissimo Crocifisso, San Miniato [1]

 

La strage del 1944

Il 22 luglio 1944 un proiettile d'artiglieria statunitense penetrò nella Chiesa attraverso il semirosone del braccio meridionale del transetto che andò a esplodere nella navata destra causando la morte di 55 persone. La chiesa era gremita di cittadini che erano stati radunati sul sagrato dai tedeschi. Fino al 2004 la strage fu imputata a un proiettile d'artiglieria tedesca e non a uno dei colpi del 337º battaglione di artiglieria campale dello US Army diretti contro un nido di mitragliatrici tedesche. A tale episodio i fratelli Paolo e Vittorio Taviani ispirarono uno dei loro maggiori successi cinematografici: La notte di San Lorenzo secondo la ricostruzione dell'accaduto rivelatasi poi non veritiera. A memoria dell'eccidio si trova collocata nella Cappella del Santissimo una lapide che ricorda le vittime. La stessa fu collocata nel 50º anniversario per interessamento dei familiari, del Capitolo della Cattedrale e dell'Arciconfraternita di Misericordia.


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