La Cattedrale di San Cerbone, risalente alla metà del XII secolo, rappresenta uno dei più importanti monumenti di architettura romanica della Maremma e della Toscana.
L'interno possiede un impianto basilicale a tre navate, con colonne cilindriche e pilastri cruciformi che terminano con complessi capitelli compositi.
Dietro l'altare, in mezzo al coro, che alle pareti conserva una serie di stalli intarsiati (1462), è stata sistemata l'Arca di San Cerbone, di Goro di Gregorio (1324). Ha forma di urna, con otto storie del santo nella parte inferiore, e dodici medaglioni con figure della Vergine, di San Cerbone, di santi e profeti nella copertura. *
L’Arca di San Cerbone fu commissionata da tal Peruccio – membro dell’Opera della Cattedrale di Massa Marittima (lo stesso che nel 1316 si era fatto carico di giungere al compimento della Maestà di Duccio di Buoninsegna destinata all’Altare Maggiore) – e fu terminata nel 1324, come informa l’iscrizione in lettere capitali che corre al di sotto dei rilievi figurati[2].
ANNO D(OMI)NI MCCCXXIIII I(N)DI(C)T(IONE) VII MAGIST(ER)
PERUCI(US) OP(ER)ARI(US) EC(C)L(ESIA)E
FECIT FI(ERI) H(OC) OPUS MAG(IST)RO GORO GREGORII DE SENIS.
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L'Arca, installata in origine dietro l'altare maggiore, è costituita da una tomba su cui si innalzano dodici rilievi raffiguranti santi, Madonne e scene di vita di san Cerbone, tra le quali il santo che familiarizza con alcuni orsi, oppure il santo assieme ai fedeli, o una serie di miracoli attribuiti al santo.[1]
Le brillantezze dei rilievi, il ritmo agitato ma lieve delle linee, il gioco incisivo, ma delicato, di luci e delle ombre sulle superfici piatte, evidenziarono una precedente attività ed esperienza come orafo da parte del Goro. Alcuni storici dell'arte, come Enzo Carli definirono i rilievi prodotti dal Goro molto vicini allo "stile di predella", originario di Siena, caratterizzato da una visione pittorica e da una attenta cura dei dettagli.[1]
La tomba del vescovo, invece, si caratterizzò per un rilievo raffigurante l'Annunciazione, una Adorazione dei magi, una Flagellazione e una Crocifissione.[3]**
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