Il Borgo di Ama (Castello di Ama), Gaiole in Chianti [1]
Ama, Gaiole in Chianti
Ama è una frazione del comune italiano di Gaiole in Chianti, nella provincia di Siena, in Toscana. Il territorio della frazione è formato da un nucleo principale, che consiste nel borgo medievale di Ama (500 m s.l.m., 4 abitanti) e coincide con l'antico centro castellano, e da varie località che si sviluppano tutte intorno ad esso. Si ricordano sicuramente la borgata rurale di Casanova di Ama (505 m s.l.m., 17 abitanti), principale centro abitato della frazione, e le località abitate di La Castelletta e Montebuoni.
Storia
Il borgo di Ama vanta origini antiche e risulta menzionato per la prima volta nella dotazione fatta dal conte Ugo nel 998 alla badia di Poggibonsi.[3] Ama è citato in due privilegi, quello dell'imperatore Enrico VI del 1197 quello di Ottone IV del 1210, come bene concesso a Ranieri Ricasoli dei Firidolfi da Cacchiano e successivamente in un atto del 23 dicembre 1219 quando Diotisalvi di Drudolo di Ruggiero da Cacchiano vendette all'abbazia di Coltibuono alcune terre sotto la giurisdizione del castello di Ama, tra cui il borgo di Adine.[3] Nel periodo del catasto fiorentino del 1427, il castello non viene più nominato e la popolazione di Ama si è ridotta drasticamente: il borgo viene inserito nel piviere di San Polo in Rosso.[4]
Dopo l'annessione al Granducato di Toscana, iniziò per Ama un periodo di incremento economico e demografico: tra il XVI e il XVII secolo fecero il loro ingresso in paese importanti proprietari terrieri, discendenti delle importanti famiglie dei Pianigiani e dei Ricucci.[4] Nell'epoca contemporanea, il paese non ha mai conosciuto una vera e propria espansione urbana, rimanendo circoscritto al nucleo medievale e favorendo la nascita di numerose piccole località rurali che popolano la campagna circostante.[4]
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa di San Lorenzo, storica chiesa parrocchiale del borgo, oggi inserita nel territorio di San Polo in Rosso, è citata in alcune pergamene dell'abbazia di Vallombrosa e della Badia di Coltibuono nel XII secolo e nel XIII secolo. Fu possesso dei Ricasoli fin dal 1100.
Cappella di San Venanzio, situata nel giardino di Villa Ricucci,[4] è stata eretta nel 1723 e decorata nella facciata con elementi in pietra serena.
Oratorio dei Pianigiani, situata in località Casanova di Ama, risale alla seconda metà del XVI secolo e fu trasformata in oratorio privato della famiglia Pianigiani. Conserva un ciclo di affreschi del 1496 attribuiti al fiorentino Donnino di Domenico, con la Madonna col Bambino in trono tra i santi Michele Arcangelo e Francesco d'Assisi nella parete di fondo, i Santi Giovanni Battista, Antonio abate e Pietro a sinistra e i Santi Luca, Lucia e Maria Maddalena a destra.
Villa Ricucci, elegante palazzo del XVIII secolo, costituisce il centro della fattoria di Ama, erede del castello. Nel suo ampio giardino ospita la cappella di San Venanzio.[4]
Villa Pianigiani, storica villa settecentesca, è stata restaurata in stile neoclassico, ma presenta ancora la torretta tipica delle case coloniche rurali.[4]
Castello di Ama, antica fortezza che costituiva il centro del borgo di Ama, ne rimangono oggi poche tracce negli edifici che compongono il centro storico. Nel 2000 è nato il progetto Arte e Vino. Castello di Ama per l'arte contemporanea, adibendo così alcune stanze per mostre d'arte e degustazioni di vino.[5]
Castello di Ama per l'Arte contemporanea
Di particolare interesse sono le tre piccole cappelle, una intitolata alla Santissima Vergine del Carmine, presso la villa Pianigiani, la seconda, lungo la via principale, dedicata a San Lorenzo e la terza, intitolata a San Venazio, nel giardino di villa Riccucci. Le due cappelle situate nei giardini delle Ville ospitano inoltre due installazioni in situ di grandi artisti di Arte Contemporanea: Aima"di Anish Kapoor, nella cappella di Villa Pianigiani; Confession of Zero di Hiroshi Sugimoto, in quella di Villa Ricucci.
Nel borgo e negli spazi dell’azienda a partire dal 1999 vengono raccolte straordinarie opere d’arte contemporanea : il progetto “Castello di Ama per l’arte contemporanea” è costituito da installazioni site-specific realizzate da alcuni artisti ispirati dal luogo e dalla sua storia.
Un percorso in collaborazione con Galleria Continua di San Gimignano, che valorizza gli ambienti delle cantine, le cappelline di culto privato, le strade in acciottolato, gli spazi verdi affacciati sulle vallate circostanti, in una sintesi di arte, paesaggio, attività produttive legate al vino.[6]
La collezione d'arte del Castello di Ama è composta dalle opere di Michelangelo Pistoletto, Daniel Buren, Giulio Paolini, Kendell Geers, Anish Kapoor, Chen Zhen, Carlos Garaicoa, Nedko Solakov, Cristina Iglesias, Louise Bourgeois, e Ilya & Emilia Kabakov[2].
L'opera di Daniel Buren Sulle Vigne: punti di vista è diventata l'immagine simbolo del Castello di Ama.
È possibile visitare la collezione d’arte ed effettuare degustazione su appuntamento.
Daniel Buren, Sulle Vigne: punti di vista, l'immagine simbolo del Castello di Ama, Gaiole in Chianti [7]
“Sulle vigne: punti di vista” di Daniel Buren, che consiste in un muro lungo 25 metri, alto 2, rivestito da una superficie specchiante: riflette l’osservatore e gli edifici del Castello di Ama, e al contempo si apre con alcune finestre quadrate sulla vallata sottostante, di cui inquadra la veduta [6].
Galleria Continua
Galleria Continua, annoverata tra le gallerie d'arte più importanti a livello internazionale, viene fondata nel 1990 a San Gimignano da tre amici, Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo, e ora ha filiali a Pechino, Les Moulins (periferia di Parigi) e l'Havana e Roma. Tra gli artisti rappresentati e che collaborano con la Galleria sono Ai Weiwei, Daniel Buren,, Antony Gormley, Carsten Höller, JR, Anish Kapoor, Michelangelo Pistoletto, Pascale Marthine Tayou e gli artisti fiaminghi Berlinde De Bruyckere e Hans Op de Beeck.
Castello di Ama per l'Arte Contemporanea - Gaiole in Chianti, Siena
Artribune TV
Film maker: Nuvola Ravera e Davide Pambianchi
Coordinamento: Helga Marsala
Produzione: Artribune Television
Una visita al Castello di Ama, prestigiosa cantina vinicola toscana, che al lavoro nel settore della produzione enologica affianca, a partire dal 2000, un grande progetto d'arte contemporanea. Fu allora che Marco Pallanti e Lorenza Sebasti diedero il via a un percorso di progettazione, realizzazione e acquisizione di opere d'arte, firmate da importanti nomi della scena artistica internazionale...