Il paese di Talamone sorge su di un promontorio roccioso, che si trova sul confine meridionale del Parco naturale della Maremma, in posizione dominante su tutto il tratto di costa che da Talamone arriva al Monte Argentario, il cosiddetto golfo di Talamone. Il territorio circostante è caratterizzato dalla presenza della vegetazione tipica della macchia mediterranea e da lunghe spiagge sabbiose, costeggiate da pinete.
Cenni storici
Grazie a dei reperti datati tra il XI e l'VIII secolo a.C. sappiamo a quando risalgono i primi insediamenti nella zona di Talamone. Nel IV secolo Talamone è una città Etrusca. Dopo gli etruschi, è il periodo della dominazione romana che sfruttò il traffico marittimo e costruì nuove strade che, da sud, portavano a Talamone. Con la pax romana, la zona di Talamone diventa un nodo importante con ville, terme, accampamenti militari ed opere idrauliche. Si intravede anche un inizio di bonifica delle zone paludose. Quando cade l'Impero Romano, Talamone si spopola e le paludi cancellano le bonifiche che erano state fatte. Barbari e Saraceni saccheggiano il territorio (i primi via terra, i secondi via mare) Intorno all'anno 1000 arrivano i Longobardi e la città comincia a riprendersi. Nel 1300, quando Siena si impossessò della città (per l'accesso al mare), ci fu la ripresa completa della città di Talamone: chiesa, abitazioni, cisterne e fornaci vennero ricostruite; venne costruita una cinta muraria con torri merlate e la fortezza a quattro torri angolari con mastio di vetta in cima al colle. Nel 1555 finisce il dominio senese e la Maremma, insieme alla bassa Etruria, venne annessa al dominio fiorentino: Talamone entrò così nello Stato dei Presidi sotto il governo Spagnolo fino al 1707, quando passa in mano austriaca, poi borbonica e, infine, sotto il dominio del Granducato di Toscana nel 1800.
Coordinate: 42°33′03.7″N 11°09′53.17″E
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