Francesco di Giorgio Martini, biccherna. La parte superiore della tavola è occupata dalla raffigurazione della cerimonia svoltasi nel 1460 nella quale Francesco Piccolomini Tedeschini ricevette il cappello cardinalizio da parte dello zio papa Pio II. Il cardinale divenuto papa nel 1503 con il nome di Pio III, fece costruire in memoria dello zio una sala attigua al Duomo dove sarebbe dovuta confluire la vastissima raccolta di libri appartenuta al defunto pontefice e nota come Libreria Piccolomini. Al di sotto della scena è presente una fascia orizzontale con sei stemmi delle famiglie degli ufficiali in carica in quel semestre, ricordati anche nella sottostante iscrizione: Pecci, Tolomei, Tommasi, Bindi, Savini, Nardi. A fianco dell’iscrizione è dipinto lo stemma del notaio Gaspare di Antonio.
QUESTA E’ L’ENTRATA E L’USCITA DELLA GENERAKABELLA DEL COMUNO DI SIENA AL TEMPO DE’ SAVI HUOMINI GIOVANNI DI MISSERE PIETRO PECCI KAMARLENGO DI KABELLA, MATHEO DI GHUIDO, GIOVANNI DI CIECHO THOMASI, MISSERE BINDO DI SER GIOVANNI BINDI, GABRIOCCIO DI NICHOLÒ THOLOMEI, ESSEGUITHORI DI KABELBELLA (a). MARIANO DI MEIO DI NANDO ISCRIPTORE DI KABELLA, SER GHUASPARRE D’ANTONIO NOTAIO (b) DI KABELLA PER SEI MESI COMINCIATI A D? PRIMO DI GENNAIO (c) 1459 E FINITI A D? ULTIMO DI GIUGNO 1460
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