Francesco di Giorgio Martini, biccherna. Uno splendido dipinto con tende e baracche fuori dal centro storico di Siena. La tempera di Francesco di Giorgio Martini (1439-1501) su una tavola dei registri della Biccherna (la magistratura finanziaria del Comune) è conservata nell’Archivio di Stato della città. Ricorda uno dei terremoti più forti che colpì Siena. Il Gigli, nel suo “Diario Senese” sostiene che ci furono 160 scosse in dieci giorni”.(2)
La parte superiore della tavola mostra una doppia scena disposta su due registri; in alto la Vergine circondata da sei angeli, con le braccia aperte in segno di protezione verso la città di Siena, raffigurata nel registro sottostante. L’episodio è stato ricondotto ai violenti terremoti che colpirono il territorio senese negli anni 1466-1467, come ricorda l’iscrizione AL TENPO DE TREMUOTI che risalta sul cielo chiaro circostante il paesaggio senese. Si vedono la città con le mura e le torri, i campanili di Palazzo Pubblico e del Duomo e in primo piano le tende allestite fuori dal tessuto urbano, ricordate anche dai cronisti dell’epoca. Al di sotto è dipinta una fascia orizzontale con otto stemmi delle famiglie degli ufficiali in carica in quell’anno, citati anche nell’iscrizione riportata sulla parte inferiore della tavola: d’Andrea, Forteguerri, Giacopelli, Ghini, Savini, Guglielmi, Guidarelli, d’Elci. Altri due stemmi, riferibili alle famiglie Tondi e Bichi sono inseriti ai lati dell’iscrizione.
ADI. PRIMO. DI GIENAIO. M.CCCC.LXVI. AL TENPO. DEVENERABILI. HUOMINI. LONARDO. D’ANDREA. K(AMARLENGO). D(I). B(ICCHERNA). E DI GVICIARDO. DICONTE FORTEGVER(R)I. BARTALOMEIO. DI PAVOLO DI GABRIELO. GIOVAN(N)I D’ANTONIO. DI NERI. GIOVAN(N)I. DI SAVINO. SAVINI. FRARANCIESCHO DI BARTALOMEIO. DI FRANCIESCHO. CONTE GVIDAREGLI. CONTE LODOVICO DEL CONTE DA ELCI. LODOVICO. D’ANTONIO DE TONDI./ (I)ACOMO DI GALGANO. BICHI SCRITORE. S(ER). STEFANO. DANTONIO. DA LVCIGNANO(3)
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