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Pittore dei monocromi di Monticiano, Flagellazione, 1441, tempera e oro su tavola, Siena, Archivio di Stato, Museo delle Biccherne (dettaglio) [1]
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Pittore dei monocromi di Monticiano, Flagellazione, 1441
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Si tratta di una tavoletta dipinta per tramandare la memoria degli ufficiale che ressero l’ufficio comunale della gabella nel semestre gennaio giugno 1441. Notando il legame con la manera del Sassetta, la storiografia ha debuttato sulla paternità della piccola scena, formulando alternative proposte per Pietro di Giovanni Ambrosi, per il cosiddetto Maestro dell’Osservanza e per Sano di Pietro. La soluzione attributiva sembra piuttosto cogliere nel segno, raggruppando quest’opera con gli affreschi monocromi dipinti sulle pareti della sala capitolare del convento agostiniano di Monticiano. In questo ciclo alcuni maestri, probabilmente uniti in una temporanea compagnia d'impresa, illustrarono le Storie della Passione, dimostrando lo stretto legame con le opere di Pietro di Giovanni Ambrosi e i Giovanni di Paolo eseguite all'aprirsi degli anni quaranta del Quattrocento.
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Pittore dei monocromi di Monticiano, Flagellazione, 1441,
tempera e oro su tavola, Siena, Archivio di Stato, Museo delle Biccherne [1]
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L’attribuzione dell’opera è controversa: R. Oertel e B. Klesse l’assegnano a Pietro di Giovanni di Ambrogio, E. Ruhmer a un anonimo della cerchia del Sassetta; Enzo Carli allo “squisito collaterale del Sassetta noto col nome esegetico di Maestro dell’Osservanza” (da non identificare, chiarisce lo stesso Carli, con il giovane Sano di Pietro); Cecilia Alessi all’anonimo autore della Pietà Serristori in collezione Monte dei Paschi e degli affreschi del ciclo della Passione nella compagnia laicale del Beato Patrizi a Monticiano [2].
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