La Libreria Piccolomini è un ambiente monumentale della cattedrale di Siena. Situata lungo la navata sinistra, prima del transetto, fu fatta costruire nel 1492 dall'arcivescovo di Siena, cardinale Francesco Piccolomini Todeschini (poi papa Pio III) per custodire il ricchissimo patrimonio librario raccolto dallo zio papa Pio II. Tra il 1502 e il 1507 circa venne completamente affrescata da Pinturicchio e aiuti [2].
Enea Silvio incoronato poeta dall'imperatore Federico III
Enea Silvio fu mandato dall'antipapa Felice V ad Aquisgrana a rendere omaggio al neoeletto imperatore Federico III. Alla sua corte il Piccolomini godette di grande prestigio, ricevendo l'incarico di protonotario oltre alla prestigiosa incoronazione d'alloro come poeta e altri privilegi. La scena mostra proprio l'incoronazione, organizzata di profilo con Enea Silvio al centro rivolto verso il trono dell'imperatore a sinistra, ed è ambientata in una piazza affollata, dominata da un palazzo bianco e rosa sullo sfondo, attraversato da portici al piano terra e aperto con una grandiosa volta a botte al primo piano. Si tratta di un'evoluzione del tema dell'edificio a pianta centrale dominante il panorama usato per la prima volta da Pietro Perugino nella Consegna delle chiavi della Cappella Sistina e già sviluppato da Pinturicchio in scene della Cappella Bufalini (1484-1486 circa) e della Cappella Baglioni (1500-1501). Il corridoio voltato del piano nobile era una citazione degli esperimenti architettonici del Rinascimento maturo, che avevano avuto come protagonista, per tali forme, Giuliano da Sangallo, anticipando i risultati della villa di Poggio a Caiano al tempo di Leone X (verso il 1505), tanto che si è pensato che ne circolassero già dei progetti visti da Pinturicchio[3].
Gli armigeri centrali si trovano in una disegno all'Ashmolean Museum di Oxford[4].
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