Andrea della Robbia
Nipote di Luca della Robbia, ovvero figlio di suo fratello Marco, fu come lui specializzato nella tecnica della ceramica policroma invetriata, inventata dallo zio.[1]
Portò a grandissima diffusione l'arte della terracotta invetriata divenendo ben presto il capobottega dell'officina ereditata dallo zio Luca, che costituì per lui anche un padre adottivo a causa della morte precoce di Marco, avvenuta nel 1448.[1] La sua formazione fu resa assai precoce dalla convivenza, sin dalla giovane età, con il suo famoso predecessore, a differenza del quale si ispirò più alla pittura contemporanea che alla scultura, come la bottega di Verrocchio e i suoi allievi.[1]
Nel 1458 si qualificò come intagliatore e cominciò a rendersi operativamente indipendente dalla bottega di Luca con cui, tuttavia, continuò a collaborare per almeno un decennio.[1] L'ascesa artistica di Andrea produsse attriti nel rapporto con lo zio che, nel 1471, decise di escluderlo dalla sua eredità testamentaria.[1]
Dal matrimonio, avvenuto nel 1465, con Giovanna di Piero ebbe dodici figli, fra i quali cinque intrapresero la carriera scultorea; il più talentuoso fu Giovanni della Robbia che proseguì con successo l'attività della bottega di famiglia.[1]
La Natività con l’Annuncio ai pastori e Annunciazione
La grande pala in terracotta, proveniente dal monastero di Santa Chiara e da sempre attribuita alla bottega di Giovanni della Robbia fu invece eseguita dal padre di questi, Andrea, nei primi anni Ottanta del Quattrocento. La produzione di questo tipo di pale d’altare rappresenta un genere molto caro ad Andrea come dimostrano le contemporanee terrecotte eseguite per il Duomo di Arezzo, per Santa Maria a Fontecastello (oggi al Museo Civico di Montepulciano) e per Santa Maria della Stella a Militello. Secondo Carocci l’opera fu tolta dalla clausura dell’antico monastero delle Clarisse di Sansepolcro nel 1893 per essere esposta, prima, in una cappella dell’annessa chiesa di Santa Chiara e successivamente nel Museo Civico cittadino. La pala raffigura al centro una bella e luminosa Natività con sullo sfondo l’immagine di un giovane pastore destato da degli angeli che gli annunciano la nascita del Salvatore. In alto sulla lunetta è rappresentato l’Annuncio dell’arcangelo Gabriele a Maria e nella predella sono, ai lati del ciborio, due coppie di angeli adoranti e San Francesco e Santa Chiara in ginocchio alle due estremità [3].
|