Albarese | Parco Naturale delle Maremma

Capalbio


Colline Metallifere


la costa Toscana

Crete Senesi

         
Abbazia di Monte Oliveto Maggiore

Grosseto


Manciano


Montagnola Senese

         Walking in the Montagnola senese


Montalcino

Monte Amiata

Montepulciano

Prato

Scansano

Siena

          Fonti di Siena

The Siena Duomo

The Mosaic floor and the Porta del Cielo

Libreria Piccolomini

The cript



Sorano

Sovana

Val d'Elsa

          San Gimignano

Val d'orcia

          Montalcino

          Pienza

          Sant'Antimo

          San Quirico d'Orcia

          Radicofani

          Walking in the Val d'Orcia


Val di Chiana

         Montepulciano

         Montefollonico


Valle d'Ombrone

 

 

 

 

 

 

 





 
Art in Tuscany

San Gimignano, Santuario di Pancole

San Gimignano, Santuario di Pancole [1]

 

Toacana ] Galleria di immagini  
     
   

San Gimignano, Santuario di Pancole

   
   

Il santuario di Maria Santissima Madre della Divina Provvidenza si trova a Pancole sulla variante collinare della via Francigena, nel comune di San Gimignano, da cui dista 5 km.

Nello stesso luogo dove ora sorge la chiesa sorgeva un'edicola sulla quale Pier Francesco Fiorentino aveva affrescato l'immagine della Vergine allattante il Bambino (verosimilmente tra il 1475 e il 1499). Successivamente l'edicola venne trascurata e franato il tettino fu coperta da rovi ed edera fino a scomparire alla vista.



   
   

Mappa Santuario di Pancole, San Gimignano | Ingrandire mappa


 
   

Santuario di Pancole, l'interno


Oltre alla Vergine allattante il Bambino, di Pier Francesco Fiorentino, all'interno si conservano due sculture lignee policrome del XVII secolo, raffiguranti Santa Giulitta con il figlioletto Quirico e San Geminiano, entrambe provenienti dalla chiesa di San Quirico. Sono conservate anche centinaia di ex voto, piccole tavolette dipinte lasciate in segno di devozione dai fedeli.



Cenni storici

 

Nello stesso luogo dove ora si trova la chiesa sorgeva un'edicola, sulla quale Pier Francesco Fiorentino aveva affrescato l'immagine della Vergine allattante il Bambino (verosimilmente tra il 1475 e il 1499). Successivamente l'edicola venne trascurata e, franato il tettino, fu coperta da rovi ed edera fino a scomparire alla vista. Nella seconda metà del XVII secolo, tutta la Valdelsa conobbe un periodo di miseria e carestia dovuto alla siccità.

Si racconta che nei primi giorni di aprile del 1668 Bartolomea Ghini, una pastorella muta dalla nascita, fosse particolarmente triste per la propria povertà e portando il gregge al pascolo fu colta da disperazione, tanto che pianse a dirotto. A quel punto le apparve una bella signora che le chiese il motivo di tanta tristezza. Quando Bartolomea rispose, la signora la rassicurò dicendole di andare a casa poiché lì avrebbe trovato la dispensa piena di pane, l'oliera piena d'olio e la cantina piena di vino. A quel punto Bartolomea si rese conto di aver parlato e scappò a casa chiamando a squarciagola i genitori, anch'essi stupefatti di sentire la figlia parlare e di trovare la dispensa piena[1]

Tutti i paesani vollero quindi andare nel pascolo dove questa diceva di aver visto la misteriosa signora, ma trovarono soltanto un cumulo di rovi. A questo punto con falci e roncole estirparono le piante, per scoprire che nascondevano l'edicola con l'immagine che Bartolomea diceva ritrarre la signora che aveva incontrato. Nell'estirpazione dei rovi l'immagine fu graffiata da una roncola e il segno è tuttora visibile. Da allora si decise di venerare la Madonna con il titolo di Madre della Divina Provvidenza.

Queste notizie attirarono una moltitudine di pellegrini che portavano offerte e materiale edile per l'edificazione di una chiesa, affinché l'immagine fosse protetta. Grazie a tanta collaborazione la chiesa fu eretta e consacrata in soli due anni (i lavori finirono nel 1670).

L'affresco miracoloso

Pier Francesco Fiorentinno, Madonna col Bambino, Pancole.JPG
Pier Francesco Fiorentinno, Madonna col Bambino, Pancole

Nel 1923 la chiesa fu elevata alla dignità di Santuario Diocesano.

Il 14 luglio 1944 i tedeschi in ritirata minarono la chiesa che venne quasi completamente distrutta: si salvò solo la parete dell'altare dov'è posta l'immagine sacra. La ricostruzione del Santuario venne in un primo momento affidata all'ingegner Dino Loni, il quale proponeva un edificio in stile neoclassico a pianta centrale con alta cupola, più piccolo nelle dimensioni, ma assai più imponente. Alla fine fu ricostruito secondo il precedente modello, affidando la direzione dei lavori al professore e architetto Severino Crott: il Santuario fu riconsacrato il 19 ottobre 1949.

 


 

Veduta del Santuario (sulla sinistra) e della Fattoria di Pancole (sulla destra)

Veduta del Santuario (sulla sinistra) e della Fattoria di Pancole (sulla destra) [2]

 


La Via Francigena

 

Via Francigena | La decima tappa della Via Francigena toscana: da Gambassi Terme a San Gimignano | 13,4 km

Traveling in Tuscany| Holiday homes in southern Tuscany | Podere Santa Pia

 

Veduta della Maremma Toscana

Podere Santa Pia, situated in a particularly scenic valley

 

 


[1] Photo by Vignaccia76, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported
[2] Foto di Matteo Tani, rilasciato nel pubblico dominio.


Questo articolo è basato parzialmente sull'articolo Santuario di Maria Santissima Madre della Divina Provvidenzadell' enciclopedia Wikipedia ed è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License.