Castel Pietraio è una fortificazione lungo la via Francigena ai piedi della Montagnosa Senese nel comune di Monteriggioni.
Storia
La storia del Castello Pietraio si identifica nella complessa serie di vicende legate alla conquista e al controllo del territorio e delle vie di comunicazione in quanto sorse con ogni probabilità per controllare l'antica via Francigena che nel X secolo secondo Sigerico percorreva il crinale della collina e provenendo da Strove, passava per Castel Pietraio per giungere all'abbazia di Abbadia a Isola, a Monteriggioni e infine a Siena.
Alla fine del X secolo signori di Strove e di Staggia Senese erano i Lambardi, illustre famiglia di legge salica che vari genealogisti fanno discendere dalla contessa Ava di Zenovi, il cui sarcofago è tuttora visibile all'interno (navata destra) dell'abbadia a Isola. In una pergamena del fondo di Sant'Eugenio, risalente all'anno 1164 e che riporta l'albero genealogico della contessa Ava e l'elenco di tutti i beni appartenenti alla sua famiglia, è disegnata una piccola torre con la dicitura "Turris de Strove", ricordata nell'elenco del beni della chiesa di "Sancto Petro". Questo documento insieme ad altri dell'archivio di Abbadia ad Isola ricordano la chiesa di San Pietro riferita a Strove ha portato all'ipotesi di identificare con Castel Petraio il castello di Strove.
Castel Petraio o Pietraio è tuttavia ricordato per la prima volta in un documento dell'abbazia databile tra la fine del XII secolo e l'inizio del XIII secolo.
Dopo alterne vicende e acquisizioni varie attorno alla metà dell'Ottocento ne fu proprietario Stefano Masson, imprenditore di origine savoiarda che elesse la Val d’Elsa come centro dei propri affari, contribuendo alla trasformazione di Colle da piccola città medievale a centro manifatturiero; di sua commissione rimane l’affresco rappresentante Colle di Val D’Elsa e le sue ferriere nel salone al primo piano del castello. Dopo di lui si sono succeduti la Curia Vescovile di Colle di Val d’Elsa, il conte Pietro Terrosi Vagnoli, fino ai giorni nostri con la famiglia dei baroni Neri del Nero.
Oggi è sede di un’azienda vitivinicola e agrituristica.
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