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Santuario Casa di Santa Caterina in Fontebranda, Siena

 

Santuario Casa di Santa Caterina in Fontebranda, Siena (in fondo la Basilica di San Domenico) [1]


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Siena | Santuario Casa di Santa Caterina in Fontebranda, Siena, l'oratorio della cucina

   
   

Il santuario di Santa Caterina si trova a Siena sulla Costa di Sant'Antonio. Il santuario incorpora l'antica dimora dei Benincasa, casa natale di santa Caterina e si articola in vari portici, loggiati, chiese e oratori.

Il complesso si articola in vari ambienti: una volta attraversato il cosiddetto Portico dei Comuni, si arriva ad un piccolo atrio a loggia cinquecentesco, cui segue un secondo atrio. Sul lato destro di quest’ultimo si trovano la Chiesa del Crocifisso e la Cappella delle Confessioni, mentre sul lato opposto si affaccia l’Oratorio della Cucina.

L'oratorio Superiore o della Cucina

La sala comprende lo spazio un tempo occupato dalla cucina della famiglia Benincasa, fulcro della vita domestica (1). Attraverso la grata collocata sotto all’altare, nella parete opposta all’ingresso, sono tuttora visibili i resti dell’antico focolare: proprio in questo focolare acceso Caterina cadde durante una delle sue estasi, rimanendo miracolosamente illesa[2].


 

L'oratorio Superiore o della Cucina nel Santuario di Santa Caterina in Fontebranda

L'oratorio Superiore o della Cucina nel Santuario di Santa Caterina in Fontebranda [5]

 

Di fronte alla chiesa del Crocifisso si trova l'oratorio Superiore o "della Cucina". Questo locale era in origine la cucina della famiglia Benincasa (famiglia della santa) e contiene ancora oggi, sotto l'altare, i resti del focolare, sui cui tizzoni ardenti Caterina cadde in estasi rimanendo illesa. La cucina fu trasformata in Sala di riunioni dalla Confraternita della Santa nel 1482-1483. Nel 1550-1555 fu ampliato inglobando altri locali adiacenti e fu quindi terminato nel 1661. Entro la fine del 1500 l'oratorio fu dotato del pavimento maiolicato (rifatto nel 1600 da Girolamo di Marco), del soffitto a cassettoni con rosono dorati (restaurati nel 1594) e del coro ligneo[4].

La pala d'altare fu realizzata da Bernardino Fungai nel 1495-1497 e raffigura la Stimmate di santa Caterina tra i santi Girolamo e Domenico e Santa Caterina in gloria tra santi, oltre alla predella con Storie della vita della santa. Nel 1567-1571 la pala d'altare fu adornata da Bartolomeo Neroni, detto il Riccio, del Padre e dei Due profeti che si trovano sopra e delle due scene laterali raffiguranti Santa caterina che dona l'abito a Gesù in veste di pellegrino e Gesù restituisce alla santa la crocetta che aveva ricevuto da lei in veste di pellegrino.

Le pareti laterali e la parete di fondo riportano tele di vari artisti, realizzate per lo più tra il 1578 e il 1635 con Scene della vita della santa. Sulla parete di sinistra, a partire dall'entrata si trovano:

Beato Giovanni Colombini di Alessandro Casolani (1582)
Santa Caterina libera un'ossessa di Pietro Sorri (1587)
Santa Caterina riceve la comunione in modo miracoloso di Cristoforo Roncalli, detto il Pomarancio (1582)
Santa Caterina prega per due condannati a morte di Lattanzio Bonastri (1580)
Beato Ambrogio Sansedoni di Gaetano Marinelli (1872).

Sulla parete di destra, sempre a partire dall'entrata si trovano:

Beato Andrea Gallerani di Alessandro Casolani (1582)
Consegna delle chiavi di Castel Sant'Angelo a Papa Urbano VI di Alessandro Casolani (1582)
Santa Caterina persuade Gregorio XI a tornare da Avignone a Roma di Cristoforo Roncalli, detto il Pomarancio (1582)
Nozze mistiche di santa Caterina con Gesù alla presenza della Madonna, re Davide, san Paolo, san Giovanni Evangelista e san Domenico di Arcangelo Salimbeni (1578)
San Berardino da Siena di Pietro Aldi (1872).

Infine, sulla parete di fondo si hanno, da sinistra a destra:

Santa Caterina sceglie la corona di spine al posto di quella gemmata di Pietro Sorri (1606)
Santa Caterina prega ispirata dallo Spirito Santo in forma di colomba di Rutilio Manetti (1635)
Canonizzazione di santa Caterina di Francesco Vanni (1600)
Santa Caterina scambia il cuore con Gesù di Francesco Vanni (1585)
Santa Caterina prega di fronte al crocifisso di Rutilio Manetti (1635)

 

Santuario di Santa Caterina in Fontebranda, Siena

Santuario di Santa Caterina in Fontebranda, Siena [5]

 

Oratorio della Camera e l'oratorio di Santa Caterina in Fontebranda

   
Facciata dell'oratorio della Tintoria sulla via Santa Caterina
Scendendo le scale dallo stesso loggiato si accede ad un altro oratorio con tele ottocentesche di Alessandro Franchi e Gaetano Marinelli, descriventi ancora scene della vita della santa.
L'oratorio contiene anche una tela antica sull'altare, le Stimmate di santa Caterina di Girolamo di Benvenuto (inizio XVI secolo).

Dall'interno dell'oratorio si può osservare il cubicolo in cui riposava Caterina. Qui si conservano varie reliquie ed è visibile sul pavimento la sporgenza in pietra usata dalla santa come cuscino per dormire in terra. Dentro un armadio sono conservati molti ex voto e i libri con i nomi dei componenti l'Associazione internazionale dei Caterinati.

Scendendo ancora le scale si raggiunge l'oratorio di Santa Caterina in Fontebranda, o "della Tintoria", un locale corrispondente al luogo in cui sorgeva la tintoria del padre di Caterina, trasformato in chiesa nel 1465-1474, oggi è l'oratorio della Nobil Contrada dell'Oca.

Storia

All'indomani della canonizzazione di Caterina Benincasa da Siena da parte di Pio II, avvenuta nel 1461, gli abitanti del rione senese di Fontebranda desiderarono costruire una chiesa da dedicare alla santa che era nata e aveva risieduto in quei luoghi. Si decise quindi di radere al suolo il vecchio fondaco della tintoria di Jacopo Benincasa, padre della santa, nonché due case adiacenti, al fine di creare lo spazio per la chiesa.

La chiesa fu costruita tra il 1465 e il 1474.

Entro l'altare seicentesco è collocata la statua in legno dipinto di Santa Caterina, realizzata nel 1474 da Neroccio di Bartolomeo de' Landi.

 


592SienaSCaterina
Facciata dell'oratorio di Santa Caterina in Fontebranda

 

Neroccio di Bartolomeo, la statua in legno dipinto di Santa Caterina (1474)
Neroccio di Bartolomeo, la statua in legno dipinto di Santa Caterina (1474), Oratorio di Santa Caterina in Fontebranda

 

 

 

 

         
   
   

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Mappa Oratorio di Santa Caterina in Fontebranda, Siena | Ingrandire mappa

 

Indirrizzo

Santuario di Santa Caterina
Via Costa di Sant'Antonio 6

Oratorio di S. Caterina in Fontebranda
Via Santa Caterina 58

Nobile Contrada dell'Oca
Vicolo del Tiratoio 9 - 53100 Siena

Sito ufficiale della Contrada dell’Oca

  Giuseppe Nicola Nasini, Glorificazione di santa Caterina, 1701-1703, 00
Giuseppe Nicola Nasini, Glorificazione di santa Caterina, 1701-1703

 

 
   
Album Oratorio e Santuario di Santa Caterina e Siena


 

Santuario e Oratorio di Santa Caterina in Fontebranda   Siena, Vicolo Tiratoio   591SienaSCaterina

Santuario e Oratorio di Santa Caterina in Fontebranda

 

 

Siena, Vicolo Tiratoio

 

Santuario della Casa di S. Caterina (Oratorio di S. Caterina in Fontebranda)

Galleria fotografica Siena


Fonti di Fonte Branda | Galleria fotografica

 

 

Siena, Fonte Branda   SienaFontebranda2   Fontebranda, a medieval fountain in Siena
Fontebranda  

Fonte Branda

 

 

Fontebranda, a medieval fountain in Siena

 

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Map

 

[1] Foto di Rein Ergo. All rights reserved © Traveling in Tuscany
[2] Fonte: Santuario Casa di Santa Caterina - Santa Caterina | www.santacaterina.siena.it
[3]
[4] Toscana. Guida d'Italia (Guida rossa), Touring Club Italiano, Milano 2003, p. 565.
[5] Photo by Sailko, licensed under the Creative Commons Attribution 3.0 Unported license.

 

° Questo articolo è basato sull'articolo Oratorio di Santa Caterina in Fontebranda dell' enciclopedia Wikipedia ed è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License.