Il santuario di Santa Caterina si trova a Siena sulla Costa di Sant'Antonio. Il santuario incorpora l'antica dimora dei Benincasa, casa natale di santa Caterina e si articola in vari portici, loggiati, chiese e oratori.
Il complesso si articola in vari ambienti: una volta attraversato il cosiddetto Portico dei Comuni, si arriva ad un piccolo atrio a loggia cinquecentesco, cui segue un secondo atrio. Sul lato destro di quest’ultimo si trovano la Chiesa del Crocifisso e la Cappella delle Confessioni, mentre sul lato opposto si affaccia l’Oratorio della Cucina.
Oratorio della Tintoria (l'oratorio di Santa Caterina in Fontebranda)
All'indomani della canonizzazione di Caterina Benincasa da Siena da parte di Pio II, avvenuta nel 1461, gli abitanti del rione senese di Fontebranda desiderarono costruire una chiesa da dedicare alla santa che era nata e aveva risieduto in quei luoghi. Si decise quindi di radere al suolo il vecchio fondaco della tintoria di Jacopo Benincasa, padre della santa, nonché due case adiacenti, al fine di creare lo spazio per la chiesa.
La chiesa fu costruita tra il 1465 e il 1474.
La semplice facciata in mattoni e pietra serena fu ricostruita da Giuseppe Partini nel XIX secolo, come fedele riproduzione di quella quattrocentesca divenuta pericolante a causa del terremoto del 1798. La lunetta del portale è di Urbano da Cortona e mostra Santa Caterina tra due angeli°.
Interno dell’oratorio
L’interno dell’oratorio a una navata diviso in due campate coperte da volte a costoloni, si conclude con una parete rettilinea che ospita l’altare. Affreschi con scene della vita di Santa Caterina adornano le pareti e le volte. La celebre statua lignea policroma di santa Caterina di Neroccio di Bartolomeo (1475), posta al centro dell’altare, edificato nel 1679 da Augusto Cini, costituisce un vero e proprio capolavoro del Rinascimento senese [3].
La celebre statua lignea policroma
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