Storia e descrizione
La cappella di Piazza fu edificata nel 1352 per ringraziare la Vergine Maria dello scampato pericolo della peste nera che aveva colpito la città nel 1348. La sua costruzione, iniziata da Domenico di Agostino, si protrasse a lungo: i pilastri d'angolo furono ricostruiti più volte e hanno assunto la loro forma attuale nel 1376 sotto la direzione di Giovanni di Cecco. All'epoca si trattava dei soli pilastri, con una semplice copertura a tetto.
Antonio Federighi
Antonio Federighi (Siena, 1420-1425 – Siena, 1483) è considerato uno dei più grandi artisti del rinascimento senese e decisamente ispirato all’arte classica antica. La sua formazione avvenne, con ogni probabilità, nella bottega di Jacopo della Quercia.
Tra il 1445 e il 1446 l'artista lavorò nel Duomo di Siena alla lastra tombale di Carlo d'Agnolino Bartoli, vescovo di Siena e rettore dell'Ospedale di Santa Maria della Scala, deceduto nel 1444. L'opera è comunque ritenuta di Pietro del Minella e il Federighi vi lavorò, insieme ad altri, solo come scalpellino.
Nel 1448 l'artista acquistò una porzione di casa a Siena in via delle Donzelle e qui vi abitò fino alla morte, acquistando la restante porzione nel 1461. Sempre nel 1448 l'artista intraprese un viaggio a Roma dove ebbe modo di consolidare la sua ispirazione all'arte classica e, nel 1450, arrivò la prima affermazione ufficiale, venendo eletto Capomastro dell'Opera del Duomo di Siena. Le scalinate di accesso al Duomo e al Battistero e i pavimenti esterni dei due edifici sono tra le prime opere da lui coordinate.
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