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La Gabella era l'ufficio a cui spettava l'esazione di tutti i proventi dello Stato, durante la Repubblica di Siena.
L'Ufficio di Gabella era costituito da un giudice, tre ufficiali chiamati Esecutori di Gabella, ed un camerlengo, che restavano in carica per un semestre. Secondo la tradizione senese, anche nella Gabella era in uso far dipingere delle tavolette di legno per le copertine dei registri dell'amministrazione, come nell'Ufficio di Biccherna[2].
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La battaglia di Poggio Imperiale e la resa di Colle Val D’Elsa |
La vittoria di Colle Val d’Elsa segna una data importante nella storia Italiana del 1400 perché impegna tutte le corti allora attive. Si tratta dell’episodio che conclude la cosiddetta Congiura de’ Pazzi e vede impegnate Siena, le milizie del Papa, il regno di Napoli che invadono il territorio di Firenze e i territori dei loro alleati e quindi combattono contro le milizie Fiorentine, con tutte le allenaze e gli interessi che legano e oppongono le altre potenze quali la Francia, l’Inghilterra e la repubblica di Venezia. Nel lungo assedio che l’ha preceduta Francesco di Giorgio, al seguito di Federico da Montefeltro, ha modo di mettere a fuoco nuove tecnologie belliche e innovativi metodi di attacco. E’ presente Alfonso il giovane nipote di Alfonso d’Aragona, che si deve ricordare era: Alfonsus dey gratia Rex Arragonum, Sicilie citra et aultra farum, Valentie, hyerusalem, hungarie, Maiorcarum, Sardinie et Corsice, Comes barchinone, dux Athenarum et Neopatrie ac etima Come Rossilionis et Ceritanie.(2)
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Galleria fotografica Archivio di Stato, Siena
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Cini Giovanni di Lorenzo, La vittoria di Camollia del 1527, Archivio dello Stato, Siena
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Dietisalvi di speme, Tavoletta di biccherna del camarlengo Ildebrandino Pagliaresi |
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Francesco di Giorgio Martini (1439–1501), Pio II impone il cappello cardinalizio al nipote Francesco Piccolomini Todeschini |
Art in Tuscany | Sienese Biccherna Covers | Biccherne Senesi
[1] Archivio di Stato di Siena - La Gabella, su archiviodistato.siena.it.
[2] C. Foucard, Fonti di storia Napoletana nell’Archivio di Stato di Modena, Archivio storico per le provincie napoletane, vol II, 1877, pp. 725-757. Tratta da Rosanna Di Battista, Pier Gabriele Molari, La “Tavola Strozzi” della Napoli Aragone come progetto diFrancesco di Giorgio.
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