San Quirico d’Orcia è uno dei borghi più caratteristici della Val d'Orcia. Situata sulla via Francigena, San Quirico è stata nel Medioevo un importate punto di raccolta dei mercanti umbro-marchigiani diretti a Firenze e Siena. Il suo territorio comunale, insieme a quello di altri quattro comuni senesi (Montalcino, Pienza, Radicofani e Castiglione d'Orcia), costituisce il Parco Artistico, Naturale e Culturale della Val d'Orcia, inserito dal 2004 nell'elenco dei Siti UNESCO dichiarati Patrimonio dell'Umanità.
La chiesa pievana di San Quirico in vico Palecino compare nelle fonti dal 714, nel contesto della controversia tra i vescovi di Arezzo e di Siena per le pievi di confine. Alla chiesa facevano capo un villaggio e una circoscrizione territoriale nominata come curte nell’anno 776, come fundo, casale et vico nel 793. In epoca carolingia e ottoniana e poi agli inizi dell'età comunale, il nome di San Quirico ricorre, oltre che negli atti della secolare controversia per le pievi, quale sede in cui venivano stipulati documenti di rilievo e tappa sul percorso della via Francigena.
La pieve di San Quirico viene detta in Osenna a partire dall’XI secolo. [2]
La Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta ha una pianta a croce latina con unica navata e cappelle absidali. Dei tre portali, il più significativo è il portale maggiore. Sull'architrave del portale si trovano due coccodrilli affrontati.
Nel centro della lunetta è scolpita in altorilievo una figura in trono ritenuta l’effigie di San Damaso, ma in realtà da identificare con la rappresentazione di San Quirico.
|