Il Palazzo Pretorio o dei Vicari si trova a Certaldo Alto. Divenuto ormai l'edificio simbolo di Certaldo, il Palazzo Pretorio si trova alla fine di via Boccaccio.
Palazzo Pretorio era l'antica dimora dei conti Alberti, costruita intorno alla fine del XII secolo sulle rovine delle antiche case di questa famiglia.
Il Vicariato della Valdelsa, conosciuto anche come Vicariato di Certaldo, dove aveva la sua sede, durò dal 1415 al 1784, anno in cui fu soppresso in seguito alla riforma amministrativa del Granducato di Toscana eseguita dai Lorena. La sua circoscrizione ed il territorio di competenza mutò nel corso degli anni, raggiungendo la sua massima estensione sotto Cosimo I de' Medici nel XVI secolo, comprendendo quasi tutto il territorio della Valdelsa, della Val di Pesa, di parte del Chianti e arrivando fino al Valdarno. Il vicariato di Certaldo, a quell'epoca, comprendeva, oltre alla podesteria di Certaldo, le podesterie di Barberino Val d'Elsa, di Castelfiorentino, di Empoli, di Galluzzo, di Gambassi e Montaione, di Montespertoli, di Montelupo Fiorentino, di Poggibonsi, di Radda in Chianti e di San Casciano in Val di Pesa[2].
Stemma dei Medici
Lo stemma dei Medici è l'arma con cui viene rappresentata l'antica famiglia dei Medici di Firenze; presenta sei bisanti, o palle come furono in seguito chiamati dai fiorentini, cinque smaltati di rosso e uno, più grosso, armeggiato di Francia.
Le origini di tale stemma sono dubbie: secondo una leggenda piuttosto tarda, attestata per la prima volta in un'opera manoscritta di carattere encomiastico attribuita a Cosimo Baroncelli, familiare di Giovanni de' Medici, le palle sarebbero le impronte della clava dal gigante Mugello lasciate sullo scudo dorato del mitico progenitore del casato, Averardo, giunto in Toscana al seguito di Carlo Magno.[3]
Carlotta dei Medici (XIX secolo), marchesa nei Lenzoni, restaurò Casa Boccaccio e vi realizzò la biblioteca.[4]
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