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Duomo di Siena, Facciata [1]


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Siena | La facciata del Duomo di Siena

   
   

La cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta è situato nell'omonima piazza, nel Terzo di Città. Costruita in stile romanico-gotico italiano, è una delle più significative chiese realizzate in questo stile in Italia.



La facciata del Duomo


La facciata, tutta in marmo bianco con qualche decorazione in rosso di Siena e serpentino di Prato, è divisibile in due metà, inferiore e superiore, riferibili a due distinte fasi costruttive. La ricchezza della decorazione, prevalentemente scultorea, nasconde irregolarità e asimmetrie derivate dalla lunga fase costruttiva a cui misero mano molteplici progettisti.[8]

Parte inferiore

La parte superiore della facciata è opera di Camaino di Crescentino (padre del più famoso Tino di Camaino), che vi lavorò tra il 1299 circa e il 1317. Un tempo la paternità del progetto era attribuita a Giovanni di Cecco, che vi avrebbe lavorato dopo il 1376, sulla base di un documento che parlava di lavori “alla Facciata in piazza del Duomo, logia del vescovo”, che si pensava si riferissero alla facciata del duomo e invece riferiti alla facciata del Palazzo Vescovile, anch'essa sulla stessa piazza e anch'essa dimora del vescovo.[14] Il ritrovamento di un documento del 1310 che incita alla realizzazione di un mosaico per la cuspide centrale[15] e tre cronache trecentesche precedentemente ignorate, che datano al 1317 il completamento della facciata,[6] hanno chiarito questo aspetto [4].

La facciata inferiore fu realizzata da Giovanni Pisano ed è riferibile a uno stile romanico-gotico di transizione. Questi vi lavorò tra il 1284 e il 1297, prima di allontanarsi improvvisamente da Siena, probabilmente per le critiche mossegli dal comune per gli sprechi e la disorganizzazione.[11] A questa fase risalgono i tre portali (con strombo, lunette e ghimberghe) e i due torrioni laterali.[1] Il portale centrale ha un arco a tutto sesto, quelli laterali leggermente ogivali; gli sguanci sono decorati da sottili colonne ritorte, con capitelli scolpiti a fogliame. Esse sorreggono gli archivolti, anch'essi ritorti, aventi come chiavi di volta teste di satiri. Tre ghimberghe sormontano gli archi. Esse sono decorate da foglie rampanti e al centro recano dei busti, aggiunti però solo nel XVII secolo. Sulla sommità sono presenti delle statue, rappresentanti Angeli e una statua della Vergine, alla quale il grande oculo sembra fare da aureola. I torrioni laterali esterni sono tozzi e robusti, alleggeriti solo da slanciate finestre, che si aprono negli incassi, e da edicole cuspidate con statue, doccioni e coronamenti gotici.



 

La parte inferiore della facciata del Duomo di Siena

La parte inferiore della facciata del Duomo di Siena [2]

 

Giovanni Pisano curò anche la decorazione scultorea, e corredò la facciata di un sorprendente ciclo di statue gotiche.[1][12] Quelle a figura umana sono in totale quattordici, di cui otto in facciata, tre sul lato sinistro della facciata e tre su quello destro. Queste hanno come soggetto Profeti, Patriarchi, Filosofi pagani e Profetesse e rappresenta un unicum nella scultura gotica italiana in quanto hanno un programma iconografico preciso dove tutte le figure, volontariamente o involontariamente, annunciano la Venuta di Cristo.[12] In facciata troviamo, da sinistra a destra, il Filosofo Platone, il Profeta Abacuc, una Sibilla, Re David, Re Salomone, Mosè e Gesù di Sirach. Sul lato sinistro troviamo una figura non ben identificabile, il Profeta Isaia, e l'Indovino (e profeta involontario) Balaam. Sul lato destro troviamo infine Simeone, la Profetessa Maria di Mosè e il Filosofo Aristotele. Al di sotto di queste statue troviamo figure di animali, mentre più in alto, tra la Madonna e gli Angeli e appoggiate sull'architrave, troviamo le rappresentazioni antropomorfe dei Quattro Evangelisti. Tutte le statue sono copie di originali conservati al Museo dell'Opera del Duomo. Di Giovanni Pisano o della sua bottega sono anche le statue dei torrioni laterali, fino alla sommità.[1]

Eccezione a questa statuaria annunciatrice della venuta di Cristo, è l'architrave con Storie della Madonna che si colloca sopra il portale centrale e sotto la lunetta, ritenuto opera originale di Tino di Camaino del primo o secondo decennio del XIV secolo, e i busti dei beati senesi Giovanni Colombini, Ambrogio Sansedoni e Andrea Gallerani, scolpiti entro i timpani delle ghimberghe da Tommaso Redi (anni trenta del XVII secolo).[12]

Allo stesso secolo risale anche il trigramma bronzeo del nome di Cristo che si trova sulla lunetta del portale centrale. La porta bronzea del portale centrale è infine di Enrico Manfrini (1958) e raffigura la Glorificazione di Maria.[12]

Sul sagrato vi sono tarsie marmoree analoghe a quelle del pavimento all'interno. Oggi si tratta di copie degli originali del 1450 di Nastagio di Gaspare, raffiguranti le Cerimonie dell'Ordinazione.[13]


Facciata del Duomo di Siena, il trigramma bronzeo del nome di Cristo che si trova sulla lunetta del portale centrale

Facciata del Duomo di Siena, il trigramma bronzeo del nome di Cristo che si trova sulla lunetta del portale centrale [2]

Parte superiore

La parte superiore della facciata è opera di Camaino di Crescentino (padre del più famoso Tino di Camaino), che vi lavorò tra il 1299 circa e il 1317. Un tempo la paternità del progetto era attribuita a Giovanni di Cecco, che vi avrebbe lavorato dopo il 1376, sulla base di un documento che parlava di lavori “alla Facciata in piazza del Duomo, logia del vescovo”, che si pensava si riferissero alla facciata del duomo e invece riferiti alla facciata del Palazzo Vescovile, anch'essa sulla stessa piazza e anch'essa dimora del vescovo.[14] Il ritrovamento di un documento del 1310 che incita alla realizzazione di un mosaico per la cuspide centrale[15] e tre cronache trecentesche precedentemente ignorate, che datano al 1317 il completamento della facciata,[6] hanno chiarito questo aspetto.

 

La parte superiore della facciata del Duomo di Siena

La parte superiore della facciata del Duomo di Siena [1]

 

Camaino di Crescentino dette alla facciata l'odierno aspetto tricuspidale.[1] Un bellissimo oculo si apre al centro, incorniciato da nicchie gotiche contenenti i busti di Apostoli e Profeti che rendono omaggio alla Madonna col Bambino, identificabile nella nicchia centrale superiore (gli originali sono nel Museo dell'Opera del Duomo).[12] Ai lati due pilastri incorniciano questa struttura e terminano in pinnacoli e quindi in sottilissime guglie, accentuando lo slancio verso l'alto dell'edificio. Lateralmente sono presenti due ordini di loggette, mentre il tutto è sormontato da tre cuspidi dorate. I tre mosaici dorati, che raffigurano da sinistra a destra la Presentazione di Maria al Tempio, l'Incoronazione della Vergine e La Natività di Gesù, furono eseguiti a Venezia nel 1878, su disegno di Alessandro Franchi.[12] L'oculo reca invece una vetrata di Pastorino dei Pastorini (metà del XVI secolo), raffigurante l'Ultima Cena e visibile dall'interno.[12]

Nel complesso la facciata superiore è in stile gotico fiorito. Intorno ai primi anni del Trecento, l'architetto senese Lorenzo Maitani iniziò i lavori per la facciata del Duomo di Orvieto, visibilmente influenzata dalla facciata superiore senese. Essendo però tale stile applicato a tutta la facciata, anziché alla sola parte superiore, la facciata della cattedrale orvietana risulta una versione perfezionata della facciata senese. Non è del tutto chiaro chi delle due fece da modello all'altra, ma avendo i lavori di Camaino di Crescentino anticipato di qualche anno quelli di Lorenzo Maitani ed avendo la città di Siena influenza maggiore rispetto a quella di Orvieto, è probabile che sia stata Siena a fare da modello ad Orvieto, piuttosto che viceversa.[1] In ogni caso è evidente a Siena un difetto architettonico, con i pilastri ai lati del rosone che non coincidono con quelli ai lati del portale mediano, nella metà inferiore.[13]

Dalla sommità del Duomo, l'Arcanqelo Michele protegge Siena


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Statua dell'Arcanqelo Michele sulla cima del Duomo di Siena (il Duomo di Santa Maria Assunta)

Statua dell'Arcanqelo Michele sulla cima del Duomo di Siena (il Duomo di Santa Maria Assunta) [3]

 

Il Museo dell'Opera della Metropolitana, conosciuto anche come Museo dell'Opera del Duomo di Siena,
si trova a fianco della cattedrale.


Museum – Siena Opera della Metropolitana

Piazza Duomo, 8
53100 Siena Tel. +39 (0)577/283048
operaduomo@operaduomo.siena.it

 

   
   

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La parte superiore della facciata



   
Duomo di Siena, La parte superiore della facciata   La parte superiore della facciata del Duomo di Siena   La parte superiore della facciata del Duomo di Siena, la statua dell'angelo

Duomo di Siena, La parte superiore della facciata

 

 

La parte superiore della facciata del Duomo di Siena

 

La parte superiore della facciata del Duomo di Siena, la statua dell'angelo

 

         
         
         

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Bibliografia

  • Enzo Carli, Il Duomo di Siena e il Museo dell'Opera, Firenze, Scala, 1999.

  • R. Bartalini, Il duomo nuovo di Siena. La fabbrica, le sculture, i maestri, le dinamiche di cantiere, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano) 2019 | www.academia.edu

  • Alessandro Bagnoli, Roberto Bartalini, Luciano Bellosi, Michel Laclotte (a cura di), Duccio: alle origini della pittura senese, Cinisello Balsamo, Silvana, 2003, ISBN 88-8215-483-1.

  • Carlo Chenis (a cura di), Il Crocifisso della Madonna del Voto, Cinisello Balsamo, Silvana, 2003, ISBN 88-8215-701-6.

  • Toscana, Milano, Touring Club Italiano, 2003, p. 536, ISBN 88-365-2767-1.

  • Alessandro Angelini (a cura di), Pio II e le arti. La riscoperta dell'antico da Federighi a Michelangelo, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2005.

  • Marilena Caciorgna, Roberto Guerrini, Il pavimento del Duomo di Siena, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2005.

  • AA.VV., Die Kirchen von Siena, vol. 3, Monaco, Deutscher Kunstverlag, 2006.

  • Mario Lorenzoni (a cura di), La facciata del Duomo di Siena: iconografia, stile, indagini storiche e scientifiche, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2007, ISBN 978-88-366-1015-0.

  • Luigi Collarile, Alexandra Nigito (a cura di), In organo pleno, Berna, Peter Lang, 2007, ISBN 978-3-03911-210-4.

  • Mario Lorenzoni (a cura di), Le pitture del Duomo di Siena, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2008.

  • Barbara Tavolari, Marilena Caciorgna, Siena: Duomo, Battistero, Livorno, Sillabe, 2008, ISBN 978-88-8347-406-4.

  • Mario Lorenzoni (a cura di), Le sculture del Duomo di Siena, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2009.

  • Luca Giorgi, Pietro Matracchi, Cupole medievali. Il Duomo di Siena, Firenze, Alinea, 2010, ISBN 88-6055-492-6.



[1] Duomo di Siena, Facciata, Foto di Myrabell, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported.
[2] Foto di Miguel Hermoso Cuesta, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International.
[3] Foto di © José Luiz Bernardes Ribeiro, licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International.
[4] Marie-Ange Causarano, La cattedrale di Siena tra seconda metà XIII e XIV secolo: trasformazioni e ridefinizione dell’edificio, 2009, V Congresso Nazionale di Archeologia Medievale, a cura di G. Volpe, P. Favia (Foggia –Manfredonia, 30 settembre-3 ottobre 2009), p. 773.
[5]
[6]

 

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