La Madonna in trono col Bambino di Niccolò e Francesco di Segna è una tavola trecentesca dalla forma cuspidata proveniente dalla Chiesa di san Francesco [3].
Niccolò di Segna è stato un pittore italiano, documentato a partire dal 1331. Influenzato da Duccio di Buoninsegna e Simone Martini, fu un esponente della scuola senese. Collaborò con Pietro Lorenzetti agli affreschi della basilica dei Servi e dipinse alcune Storie di santa Fina nella collegiata di San Gimignano.
Il Polittico della Resurrezione eseguito da Niccolò per l’abbazia di Borgo Sansepolcro è l’ultima opera nota del suo corpus pittorico, ed è da considerarsi il punto di arrivo di un percorso evolutivo che lo condusse ben lontano dai modi della tradizione duccesca da cui era partito [2].
Lo sfondo della Madonna in trono col Bambino che dobbiamo immaginare dorato, presenta delle punzonature lungo la cornice e intorno ai volti dei personaggi, a disegnare le aureole. In basso sulla destra, si trova la figura di una donna in preghiera raffigurata in dimensioni ridotte rispetto alla Madonna e al Bambino: si tratta della committente dell'opera. La scritta che corre alla base del trono ci svela l'identità della donna “Monna Muccia moglie che fu di Guerrino Ciantari”, una ricca e devota vedova, che donò questa tavola alla Chiesa di San Francesco [3].
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