La Torre del Mangia si trova in piazza del Campo a Siena; è la torre civica del palazzo Comunale. È tra le torri antiche italiane più alte, arrivando a 88 metri all'altezza degli ultimi merli. Secondo quanto scritto da Ranuccio Bianchi Bandinelli, la Torre del Mangia, pur partendo da una levatura del terreno più bassa, raggiunge la stessa altezza del campanile del Duomo di Siena, questo per simboleggiare il raggiunto equilibrio tra il potere celeste e quello terreno, senza che nessuno dei due superi e si imponga sull'altro.
La Torre del Mangia non fu soltanto un maestoso monumento architettonico simbolo del potere, ma volle essere anche un utile strumento per i cittadini: è per questo che nel 1360 vi fu installato un grande orologio ad opera di Bartolomeo Guidi. L'orologio occupa la prima metà della Torre, poco sopra il terrazzo del Palazzo Pubblico. Da quel momento le campane del Comune scandivano la vita della città, un forte messaggio di potere, ma anche un impegno gravoso da un punto di vista economico. Il primo orologio venne a costare 858 fiorini, ma furono le varie manutenzioni e restauri che incrementarono nel tempo le spese. Infatti la maggior parte delle volte venivano chiamati esperti da fuori Siena, come Maestro Bertino da Rouen, Guasparre degli Ubaldi da Città di Castello o Giovanni da Milano che nel 1425 rifece interamente il meccanismo; anche nel 1692 venne completamente rifatto. Gli interventi risultavano essere molto costosi, ma necessari, essendo l'unico orologio pubblico della città. Insieme alle spese meramente tecniche, vengono annotati nei libri contabili anche quelle relative ai vari dipinti attorno al quadrante, che nei secoli furono affrescati. Tra i più importanti, quello di Priamo della Quercia, figlio di Jacopo, Alessandro Casolani della fine del Cinquecento che dipinse delle figure allegoriche rappresentanti il Giorno e la Notte, la Giustizia e il Tempo, o quello di Bernardino Mei (1650) dal titolo “Il tempo che sostiene la sfera” e Carlo Amidei (1776). Fu di Luigi Boschi l'ultimo affresco del 1848, particolarmente criticato. Dalla fine dell'Ottocento l'orologio è rimasto “spoglio” sia dai dipinti che dalla tettoia soprastante. Gli ultimi lavori all'orologio risalgono al 1804 per opera del senese Giovan Lorenzo Barbetti, che lo rifece completamente ed infine un restauro del 1963.
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De Torre del Mangia en het uurwerk
De aan de linkerkant van het Palazzo Pubblico oprijzende Torre del Mangia werd gebouwd tussen 1338-1348 naar een ontwerp van Francesco en Muccio di Ronaldo. Voor de verfraaiing werd de beeldhouwer Agostino di Giovanni benaderd. Het onderste gedeelte is gebouwd in gotische stijl, net als het stadhuis. Zoals veel gebouwen in Siena is de toren opgetrokken uit baksteen; alleen het platform met consoles en kantelen is van travertijn.
De toren moets exact even hoog zijn als de toren van de kathedraal, de Duomo, en gaf zo uitdrukking aan de gelijke macht van kerk en staat. De toren werd genoemd naar de eerste klokkenluider, Giovanni di Balduccio, die de bijnaam Mangiaguadagni had [2].
De Torre del Mangia was niet alleen een majestueus architectonisch monument en symbool van de macht, maar wilde ook een nuttig hulpmiddel zijn voor de burger: daarom werd er in 1360 een grote klok geïnstalleerd.
De datum van de klok wordt dagelijks manueel verschoven [2].
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